saranno famosi

"Esprimi un desiderio"

Mamma mi mette la torta davanti, è piena di fragole di banane crema pasticcera la mia preferita, c’è Mauri che fuma Winston Blue, le nonne stremate dal caldo sedute coi ventagli vicino a me, papà è morto, ci guarda da laggiù. Sulla torta c’è scritto Buon Compleanno Alex 😊 + 29! ed è precisissima la scrittura di mamma pare Brush Script di Microsoft Word identica, troppo brava.
Anche quest’anno lo stesso desiderio: voglio misurare 1,83 m come Vin Diesel, Tom Hanks, Christian Bale, Leonardo di Caprio, sono gli attori hollywoodiani più wow della terra, misurano tutti 1,83 m, non può essere un caso. Quando ero piccolo le nonne mi dicevano “altezza mezza bellezza”, a nove anni mi hanno diagnosticato il nanismo ipofisario e adesso mi dicono “nella botte piccola c’è il vino buono”. br> Soffio le candeline, le nonne applaudono, mi danno i baci, mamma taglia la torta ed è proprio buona, io e Mauri facciamo il bis, le nonne ne mangiano una fetta divisa in due. Chiacchieriamo un po', fumiamo, sono le tre e mezza. Mauri mi fa l’occhiolino e il mio telefonino spara Hips don’t lie per tutta la casa, rispondo, improvviso un “si Biagio, arriviamo”, guardo mamma con una faccia di dispiacere “il lavoro chiama”, mi volto verso Mauri “dobbiamo andare”. Mamma ci rimane male che già scappiamo ma è contenta che abbiamo un lavoro buono, con contratto, oggigiorno la fatica è un terno al lotto e noi abbiamo vinto chissà come. “Certo tesoro andate”, ci abbraccia, io e Mauri salutiamo, usciamo, appena fuori ci sentiamo il corpo post metanfetamina iniettata endovena, veramente carichi, adrenalinici.
Lavoriamo per la Autolinee Curcio srl come centralinisti, siamo gli addetti all’assistenza della clientela. Prenotazioni/cambio prenotazioni/ tickets/cambio tickets/cancellazioni/rimborsi/vouchers regalo/ carnet viaggio/orario/bagagli a bordo/bagagli in stiva/ pagamenti in contanti/carta/paypal/bancomat per qualsiasi informazione basta comporre il numero fisso 089757367 o mobile 3495840073, io e/o Mauri siamo reperibili 4 h su 24 h e con expertise, sveltezza e cortesia sistemiamo tutto non c’è problema. Oggi comunque non andiamo a lavoro ma da DIVINA ABBIGLIAMENTO OUTLET-taglie Small Forti Fortissime per lui&lei , prendiamo il ventidue.
L’autobus sbrocca di gente, io e Mauri finiamo sul fondo schiattati dai culi megagalattici di due ciccione, un’orgia di ragazzini pompa a volume cubico trap sguaiata che svena in ritmi pop dance nel ritornello, la versione disgraziata meno troia di Paris Hilton lecca il muso di un chihuahua che quasi sviene strizzato tra le sue tette rivestite di latex rosa, un vecchio ultracentenario attacca un soliloquio sull’effettiva necessità di fronteggiare il disastro climatico globale, un panzone peloso pieno di tatuaggi si sbrodola una pizza di patate col gomito appoggiato al sedile di una vecchia mezzosangue russa-ucraina, un bebè succhia il capezzolo turgido di una neo-madre sfasciata da mezza vita pagata in droga sintetica, tre creaturi gemelli nei passeggini commentano da dio quest’inferno con un piagnucolio stridente e monotonale che non prevede fine.
Ci mischiamo il fiato il sudore la puzza dei piedi, tutta la roba più privata che abbiamo è qui resa alla portata di chiunque, mi sbatte il cuore a tremila per tutto questo contatto fisico, io e Mauri ci teniamo stretti ai nostri zaini che non si sa mai, poi lui tira fuori dalla tasca il telefonino, mi passa una cuffietta, l’altra se la mette e fa partire Atlantis di Donovan. Ci guardiamo e ci commuoviamo.
La prima volta che sentiamo questa canzone è l’anno scorso che lavoriamo come portinai notturni presso l’agenzia investigativa La Segretissima, il lavoro è pieno di ore morte e noi ci spariamo i film per far passare veloce il tempo, quella sera Quei bravi ragazzi, che s’incula tutti i Gangster Movies dalla preistoria. C’è la scena in cui J. Pesci spacca a pugni la faccia di F. Vincent e lo finisce con un colpo di pistola in bocca sotto quel pezzo da religione di Donovan. Quella scena ci smuove qualcosa da dentro, l’odio che da anni ci incrosta lo stomaco all’improvviso J. Pesci lo raschia e lo squaglia in una gelatina di sangue che sgorga a fiotti senza tregua, che chi vuole finire ammazzato? pure se ti sale la voglia di morire ti scoccia che uno stronzo qualsiasi decida per te il quando, perciò i gangster fanno paura, i gangster sono gli unici che hanno il controllo sulla tua morte, sono la linea di confine tra gli esseri umani e “dio”, noi grazie al film l’abbiamo capito che dobbiamo comportarci uguale se vogliamo essere pensati uguale. Scorgiamo un grumo del palazzo di Mauri e 700 m dopo la curva sulla destra via Monticello, la nostra meta. Sgusciamo fuori dai culi delle due ciccione, chiamiamo la fermata, scendiamo dal bus, camminiamo e ci fermiamo davanti all’ingresso di DIVINA ABBIGLIAMENTO OUTLET.
Io penso a un mucchio di cose a mamma papà le nonne Mauri che in quinta elementare cambia scuola e viene nella mia, la maestra Ester che lo fa entrare nella nostra sezione la B, i compagni che lo guardano e ridono perché è nano, io che gli chiedo se vuole stare in banco insieme, Mauri che dice sì e poi le merende con pane e salame Crash Bandicoot FIFA 2000 le visite guidate alla Centrale del Latte i Pokemon la comunione la pasta col formaggino Harry Potter e la pietra filosofale Dragon Ball Z Dragon Ball GT Brizzi e Pizzella che ci fanno rotolare dalle scale nelle ore di supplenza le scritte sugli arti ingessati con gli uniPOSCA lo zaino della Seven i pesci rossi vinti alle giostre di San Matteo Harry Potter e la camera dei segreti il Nokia 3310 i crocchè di Sabatino dopo scuola Brizzi e Pizzella che ci disegnano le corna dietro la testa nella foto di classe per l’annuario le Adidas Predator i tornei a Magic sui marciapiedi la cresima Harry Potter e il prigioniero di Azkaban i Ringo e i Kinder Bueno rubati alla CRAI Elettra Mancini che piscia sulle rose che le regaliamo per San Valentino Dragostea Din Tei le TATU a palla nei lettori CD le seghe su Baby One More Time il Bacardi Breezer Harry Potter e il calice di fuoco Vasco Liga A Chi Mi Dice Benzina che ci canta ehi-oh! ehi-oh! andiamo a lavorar quando veniamo interrogati il debito in chimica l’Italia che vince ai mondiali poo-po-po-po-po-poo-po Harry Potter e l'Ordine della Fenice le Peroni le sbronze sfatti sulle panchine del lungomare MISTERO Janira Schiaffone che entra nel bagno dei maschi mentre ci proviamo i Durex Tropical l’esame di maturità le puttane pagate con i soldi del gelato delle nonne Harry Potter e il principe mezzosangue il funerale di papà Po-po-po-poker face-po-po-poker face l’Interrail la Space Cake l’MD l’LSD la richiesta di sbattezzo alla parrocchia del Sacro Cuore il contratto a chiamata come animatori per la ludoteca Hippiti Ops Harry Potter e i Doni della Morte 1 Harry Potter e i Doni della Morte 2 tutto cazzo insieme è il mio migliore amico, cosa c’è di più maledettamente cristo santo appagante che fare le cose col tuo migliore amico, noi ci vogliamo bene come fratelli, di più, suo fratello Mauri lo odia, noi ci sentiamo legati da una cosa così viscerale che è questa statura, la malattia come una madre ladra che ci ha fottuto gran parte della nostra gloria perciò è normale che questo attentato lo dobbiamo compiere insieme, è tutto più bello col tuo migliore amico, ti dà il coraggio di rischiare per ottenere ciò che desideri, fanculo tutti! fanculo gli sbirri! il sangue! la morte! noi ci vendicheremo finalmente perché la vendetta è fondamentale quando non sai perdonare e noi non abbiamo mai dimenticato niente del male subìto, per cosa cazzo dovremmo chiedere scusa? possiamo solo vivere meglio tutto questo delirio, la galera è ok.

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La gente gira tra i vestiti, se li prova ai camerini, chiede alla commessa nuove taglie, nuovi colori, si specchia, compra. Mauri mi fa l’occhiolino, io rispondo con un cenno di approvazione a procedere, entriamo, la musica alla radio è Despacito – Luis Fonsi ft. Daddy Yankee super pop, l’adoriamo, canticchiamo inventando lo spagnolo mentre ci mettiamo in fila per la cassa e aspettiamo il nostro turno con lo stomaco che ci sale in gola.
Io non ci credo che tutto questo sta succedendo veramente, siamo di fronte alla cassiera più anziana, ha i capelli marroni, gli occhi marroni, indossa la maglietta DIVINA ABBIGLIAMENTO a maniche corte con la targhetta con su scritto “Barbara”, guarda Mauri quando tocca a noi, gli chiede “desidera?”
Mauri la fissa, fa una mossa schizzata e in non più di tre decimi di secondo apre la cerniera dello zaino, prende la B&T VP9 e la punta alla testa di Barbara. Barbara getta un urlo mortale, si fa tutta bianca, ha gli occhi carbonizzati sulle mani di Mauri, Mauri le spara un buco di sangue freddo al centro degli occhi, Barbara sbanda, sbatte contro il braccio di Loretta e finisce caduta a terra. Loretta è l’altra cassiera, ha i capelli rossi legati come quelli di Barbara in alto con la coda, si sporca il braccio nudo del sangue di Barbara, squittisce come i topi, si copre gli occhi dallo schifo e resta immobile dietro al bancone, non sa che fare. Mauri mi guarda deciso, annuisce con la testa per darmi il “via”, poi si sporge a destra verso l’uscita e spara a un vecchio che prova a scappare, la porta vetrata si riempie di chiazze rosse e manate, il vecchio ci sbatte contro, si indebolisce e non esce più. Io tiro fuori la pistola dallo zaino come ha fatto Mauri, il collo della B&T VP9 soffoca tra le mie dita, la alzo verso la fronte di Loretta ma prima di sparare aspetto che Loretta si tolga le mani dagli occhi e si renda conto che in questo momento uno che non conosce e che non ha mai visto prima nella vita è fermo di fronte a lei e le sta puntando una pistola addosso. Loretta lo so che ti stai chiedendo che cosa mi hai fatto di così male per odiarti al punto da non sopportare di saperti viva ma nella vita non è che tutte le cose che ti capitano dipendono dalle tue virtù e dalle tue colpe, tu non c’entri poi granché con il modo in cui finisce la tua giornata e pure oggi, poteva esserci chiunque dei tuoi colleghi al tuo posto, Giorgio Marco Tatiana Federica, sarebbe andata bene uguale. Hai questi occhi così celesti, così belli, così grandi e diversi dai miei Loretta, mi guardi e nelle tue pupille c’è solo un autentico fottuto panico per quello che sto per farti, è questa l’unica cosa a cui pensi, la paura, non te ne frega un cazzo di com’è fatto il corpo che ti vuole ammazzare, non ci hai fatto nemmeno caso che sono nano e anche io, per la prima volta da che sono bambino, me ne dimentico. È una sensazione stupenda questa che provo, tu mi guardi, mi giro intorno, la gente mi guarda e nessuno mi fa ricordare del corpo che porto addosso, non ridete. Vorrei sentirmi così tutti i giorni che vado in giro per strada, chiedere indicazioni, chiedere da bere, provarci con una, offrirle da bere e vedere gli sguardi delle persone con cui interagisco che cambiano in base a quello che dico e faccio, non al corpo che mi è toccato in sorte.
Tu però che ne sai Loretta, tu sei alta bella snella, sfili sul mondo come se avessi i pattini ai piedi, sotto di te è tutto una lastra piattissima di ghiaccio azzurro, nessuno ti dice che devi stare attenta quando cammini, nessuno ti fa scivolare, tu la mattina ti alzi, sfrecci veloce e vai a lavoro, saluti i colleghi, saluti i clienti, incarti le gonne e i jeans quando ti chiedono una confezione regalo e con la stessa indifferenza lasci cadere lo scontrino nella busta insieme agli acquisti quando non te lo chiedono, dai del tu, dai del lei, ciao! Arriverderla! Passi dopo per un bicchiere? Certo! I tuoi amici tutti al bar che ti aspettano e ti versano da bere come va? Al solito, a te? Ci parli su, ci bevi su, ci scopi su se capita che la notte è giovane! e chi si accontenta gode, del doman non v’è certezza perciò carpe diem!
Io ogni anno al compleanno desidero la banalità dell’ “al solito” che tu la sera smolli tra i bicchieri e le scopate ma sono un coglione a continuare a desiderare perché io resto 1,20 m, non la otterrò. Forse io e Mauri invecchieremo tra le sbarre o forse ai domiciliari, non ce ne frega niente Loretta che almeno sui lampioni sui giornali nelle banche dati delle forze di polizia, sotto la nostra foto ci sarà scritto “A A A Wanted” “Assassino Efferato” “Mostro Pluriomicida” “Killer Sanguinario”, Brizzi e Pizzella col cazzo che ci disegneranno le corna in testa. Hai avuto il tempo di ripetere tre volte le tue preghiere bum bum ciao Loretta ti schianto un colpo secco in alto sulla fronte, cadi a terra e muori stecchita.
Le persone piangono, gridano, noi li puntiamo, li guardiamo negli occhi, premiamo il grilletto, spariamo. Sentiamo i proiettili sboccare fuori dalla B&T VP9 uno ad uno, non li sprechiamo come cereali, noi li dosiamo e bucano i corpi in punti che non pensavamo nemmeno di poter toccare. Ogni proiettile che sacrifichiamo è uno sputo di sangue che generiamo, sapere di essere noi la forza motrice di questo can can, ci carica di volta in volta di un’energia sempre più forte e nuova. I corpi volano a mezz’aria, scivolano su un tappeto di sangue rosso bordeaux, subiscono il dolore e ad esso si arrendono, noi come zeus emettiamo il giudizio universale che è la morte, per tutti.
Scappiamo sulla strada, siamo scie stellari di carne umana e sangue, pensiamo a tutta la fatica di quest’anno di organizzazione, compere, allenamenti, a quanto è bello adesso che abbiamo le suole delle scarpe che puzzano della resa del mondo. Giriamo a sinistra, prendiamo via Nocelleto, Mauri tira fuori le chiavi di casa ancora in corsa, lo guardo, ha gli occhi luminosi verdi bellissimi, dalla fronte gli cola il sudore fino alle mani. Io non lo so che aspetto ho ma lo stomaco mi pare completamente svuotato e la milza smette di pulsarmi dal dolore, io non sento più niente di quello che vive nel mio addome, riprendo a respirare e corro più veloce di prima. Ci sembrano chilometri quelli che facciamo perché giriamo gli occhi a destra a sinistra dietro, il cielo azzurro giallo, il sole caldo, le finestre, le case, le strade, il verde sfacciato delle foglie briose, non vogliamo perderci niente. Casa di Mauri ora è di fronte a noi, un cottage modesto, vive con un cane che si chiama Lucky e un pappagallino che si chiama Pauli, quando ci vedono ci fanno la festa e noi ci abbracciamo davanti a loro. Crolliamo sul divano, di fronte a noi c’è la tv mezza scassata e spenta di Mauri, osserviamo le nostre sagome attraverso quel coso nero, il cuore pompa solo romanticismo, il torace ci fa su e giù, abbiamo le guance infuocate, ci tremano la bocca e le mani. Ce ne stiamo così per minuti interi e il tempo all’improvviso smette di scoccare, tutte le persone della nostra vita non fanno più rumore, ci siamo solo io e Mauri a immaginarci J.Pesci che in questo momento ci stringe la mano e si inchina, poi alle diciotto e cinquantacinque ci sintonizziamo su LiraTV, ci parte il batticuore.
LIRATG CRONACA 15-08-19 NEWS CAMPANIA LE ULTIME NOTIZIE FERRA GOSTO DI ALTISSIMA TENSIONE A BARONISSI PRESSO IL DIVINA ABBIGLIAMENTO OUTLET IL NEGOZIO È SITUATO NELL’ESTESA AREA CAMPESTRE DI VIA MONTICELLO AL CIVICO 1 SETTE PERSONE PERDONO LA VITA STRONCATE DA BRUTALI COLPI DI ARMA DA FUOCO ALLA TESTA ARMI NON RINVENUTE LA TELE CAMERA DI SORVEGLIANZA ALL’INTERNO DEL PUNTO VENDITA NON RIESCE AD INQUADRARE I COLPEVOLI L’UNICO RESIDENTE DI VIA MONTICELLO RIMASTO IN VITA, ANTONIO BANDELLO, AL MOMENTO DEI FATTI È STATO RINVENUTO PRESSO IL “CIRCOLO LIDO DEI FINANZIERI” DI SALERNO LE ELEVATE TEMPERATURE DELLA GIORNATA (40°) RIDUCONO I TESTIMONI ATTENDIBILI AL NUMERO DI 0 GLI AUTORI RESTANO IGNOTI POCO CHIARI L’INTERESSE PER IL LUOGO ED IL MOVENTE LA POLIZIA GIUDIZIARIA NON È ALL’AL TEZZA DI RICOSTRUIRE LA DINAMICA DEI FATTI IN TEMPI UTILI SI RICHIEDE L’INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO PER IDENTIFICARE I RESPONSABILI DI TALI BASSEZZE E CHIUDERE LE INDAGINI

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